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FAQs


1) Chi può registrare un marchio?

Se, fino a qualche anno fa, la registrazione del marchio era limitata alle aziende o agli imprenditori in possesso di Partita Iva, oggi tale procedimento è consentito a qualunque persona fisica, nonché a Comuni, Province, Regioni e  altri organi amministrativi.

 

2) Marchio verbale o figurativo?

La scelta del marchio che rappresenti una figura astratta o reale (figurativo) oppure sia composto da una frase (verbale) è strettamente personale e dettata dalle singole esigenze. Sono valide entrambe le alternative, con la possibilità di optare anche per un marchio misto che presenti entrambi gli elementi.

 

3) Marchio individuale o marchio collettivo?

Un marchio individuale designa un singolo prodotto o, comunque, è identificativo di un'azienda in particolare. Sotto al marchio collettivo, invece, possono essere riunite più aziende o Enti che rispettino gli standard di qualità e produzione di un determinato prodotto o servizio: per questo, viene anche chiamato marchio di garanzia.

 

4) Marchio nazionale, comunitario o internazionale?

Il marchio nazionale è valido solo in territorio italiano ed è regolamentato dall'UIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi).

Il marchio comunitario, invece, ha valore in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea e fa capo all'EUIPO (Ufficio dell'Unione Europea per la Proprietà Intellettuale) con sede ad Alicante, in Spagna. Le spese di deposito sono maggiori rispetto a quello nazionale.

Il marchio internazionale, infine, avrà valenza in tutti gli Stati extraeuropei indicati dal richiedente, salvo rifiuto del singolo Paese. Viene gestito da un organismo denominato WIPO (World Intellectual Property Organisation) ed è legato a un marchio base nazionale o comunitario.

 

5) In quanto tempo avviene la registrazione?

I tempi di registrazione variano a seconda della tipologia: un marchio nazionale, pur avendo effetto di validità retroattivo alla presentazione della domanda, può impiegare fino a un anno per il completamento della procedura, anche se generalmente viene espletata nel giro di 7-8 mesi.

Per un marchio comunitario o internazionale, invece, sarà necessario qualche mese in più, tenendo sempre presente che in caso di marchio internazionale si dipenderà sempre da uno nazionale o comunitario di base.

 

6) Quanto dura la registrazione?

Solitamente, la registrazione di un marchio rimane valida per 10 anni sia in caso di marchio nazionale che comunitario od extracomunitario. Il rinnovo, ha un costo analogo alla registrazione e può essere ripetuto senza limiti di tempo.

 

7) Ci sono costi annuali?

No. Le uniche spese da sostenere saranno quelle di registrazione e rinnovo al termine dei 10 anni di validità. Qualora si vogliano aggiungere classi merceologiche, non sarà possibile integrarle a una registrazione già avvenuta e si dovrà procedere con una nuova domanda cui faranno seguito le medesime spese.

 

8) Cosa sono le classi?

Le classi merceologiche di un prodotto a marchio registrato, distinguono le varie tipologie di beni di consumo secondo determinate categorie. Si va dalle vernici agli utensili da lavoro, e dagli strumenti medici ai metalli.

 

9) Che differenza c’è tra la ® cerchiata, il TM, la © e la D cerchiata?

La ® cerchiata contraddistingue un marchio che ha superato tutte le fasi di registrazione in uno più Paesi.
Il simbolo TM (trademark), invece, può contraddistinguere un marchio ancora in fase di registrazione ma che non abbia ancora ottenuto la conferma ufficiale.
La ©,
invece, viene apposta su tutte le opere protette esclusivamente dal diritto d'autore, l’autore o il titolare dei diritto viene spesso citato dopo il simbolo. Infine, la D cerchiata è meno diffusa e tutela un disegno o un modello per cui sia stata richiesta una registrazione.

 

10) Si può trasferire un marchio?

Sì, il marchio si può cedere a titolo definitivo con un accordo scritto, che ne prevede il trasferimento a terzi purché “non derivi inganno in quei caratteri dei prodotti o servizi che sono essenziali nell’apprezzamento del pubblico” (ex. l'art. 2573 del Codice Civile).
In alternativa può essere concessa, una licenza temporanea di utilizzo del marchio (ma non della sua titolarità) ad un altro soggetto (cessionario) che ne acquisisce i diritti d’uso, in genere, in cambio di un corrispettivo annuale.